Benvenuti al Borgo e Mulino di Lentino: Un Viaggio nel Cuore Storico della Val Tidone
Scoprite un luogo dove la storia prende vita, un angolo di Val Tidone che racchiude secoli di lavoro, ingegno e vita comunitaria: il Borgo e il Mulino di Lentino. Un complesso affascinante che testimonia l'evoluzione del territorio dall'epoca Carolingia ai giorni nostri.
Il Borgo del Lentino: Radici nell'Alto Medioevo
Un Tipico Centro Curtense: Nato durante l'epoca Carolingia (VIII-IX secolo) per iniziativa dei Franchi, il Borgo del Lentino era organizzato secondo il modello della curtis. Era diviso tra l'area del signore locale, con edifici imponenti a controllo del territorio, e quella dei coloni, con case più umili.
Vita Autosufficiente: L'economia era basata sulla sussistenza. I coloni lavoravano le terre del signore, coltivando cereali (grano, farro, segale), legumi e ortaggi. Il bosco forniva legna, castagne e noci, mentre l'allevamento di buoi, mucche e pecore garantiva forza lavoro, cibo e materie prime. Ogni risorsa era preziosa in questo microcosmo perfettamente organizzato.
Il Mulino di Rio Lentino: Un Cuore Produttivo Millenario
Origini Antiche: Situato strategicamente alla confluenza tra il torrente Tidone e il rio Lentino, il mulino nasce come essenziale centro produttivo. La sua posizione, sebbene vantaggiosa, lo esponeva alle piene del torrente.
Testimonianze Storiche: La sua esistenza è documentata fin dal 1190 (Registrum Magnum del Comune di Piacenza). Ulteriori menzioni appaiono nel 1372 (Archivio di Stato di Verona), nel 1500 (estimi farnesiani, proprietà dei marchesi Malvicini Fontana) e nel 1645 (rogito per l'uso di un follo da lana, indicando attività diversificate).
Architettura e Funzione: Le strutture del mulino comprendevano locali produttivi con macine e ingranaggi (la ruota, oggi in ferro, era in legno) e una parte residenziale per il mugnaio e la sua famiglia. Elementi antichi, come il locale A scavato nella roccia e la probabile casa a torre centrale, suggeriscono una lunga e complessa evoluzione.
La Sorprendente Riscoperta e il Restauro Moderno
Un Tesoro Nascosto: Tra il 2001 e il 2014, la famiglia Borghi Fausto ha intrapreso un meticoloso restauro. Durante gli scavi nel cortile interno, è emersa una scoperta straordinaria: una struttura a volta a botte in sasso risalente al VI secolo. Questo reperto eccezionale conserva le tracce del funzionamento di un antichissimo mulino a retrecine (a ruota orizzontale).
Ritorno alle Origini: A coronamento del recupero, nel novembre 2024, un meccanismo originale a retrecine è stato ricollocato all'interno della struttura, restituendo al mulino una parte fondamentale della sua identità storica e tecnica.
Un Crocevia Strategico
Il Borgo e il Mulino non erano solo un centro produttivo, ma anche un punto di passaggio importante, situato vicino a un guado sul Tidone e lungo un'antica via montanara che collegava Nibbiano e altri centri, facilitando scambi e comunicazioni.
Il Mulino di Lentino Oggi
Con quasi mille anni di storia documentata e le recenti, eccezionali scoperte archeologiche, il Mulino di Lentino si riafferma come un simbolo potente della Val Tidone. Rappresenta la tenacia, l'ingegno tecnico e l'evoluzione di una comunità che ha saputo plasmare e vivere il proprio territorio per secoli. Una visita qui è un'immersione autentica nella storia locale e nella cultura materiale.